Punture d’insetto e rischio shock anafilattico. Il decalogo della prevenzione

L'immunoterapia è un salvavita nei casi più gravi. La stagione estiva è quella più a rischio: ecco il decalogo degli allergologi per ridurre il rischio di essere punti.In Italia oltre cinque milioni di persone vengono punte ogni anno dagli imenotteri (api, vespe, calabroni) e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Le punture di questi insetti riguardano più di 500 mila bambini e adolescenti; circa 25 mila (pari al 5%) sviluppano una reazione allergica che può essere lieve o grave: si va dalle lesioni locali estese, caratterizzate da manifestazioni orticaroidi diffuse che possono persistere per diversi giorni, a quelle sistemiche, ad esordio più rapido, che possono coinvolgere oltre al distretto cutaneo, quello gastrico, respiratorio e cardiocircolatorio, con vari gradi di gravità, sino a realizzare lo shock anafilattico che mette a rischio la vita del paziente, ma che statisticamente riguarda solo l'1% dei casi

 

«È molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea», spiega la presidente della Siaip Marzia Duse. «Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini».  «Se però c'è stata una reazione grave occorre seguire l'iter diagnostico e terapeutico» spiega Francesco Paravati, direttore UO Pediatria di Crotone. «Non basta infatti andare al Pronto Soccorso e risolvere l'episodio acuto. Questi pazienti dovrebbero essere valutati da un allergologo o da un pediatra allergologo per eseguire una corretta diagnosi che si avvale di test cutanei e/o sierologici e per mettere in atto tutte le misure di prevenzione e un'appropriata terapia. Quando necessario, occorre dotare il paziente di un kit di emergenza composto da un antistaminico, cortisonico e dall'adrenalina auto-iniettabile e informare i genitori o l'adolescente sulle modalità d'utilizzo».   L’immunoterapia  Nei casi più gravi si deve far ricorso all'immunoterapia che presenta un'efficacia particolarmente elevata (90-100%) ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni, ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.  Ma chi, in particolare, deve fare il vaccino? “Tutti i bambini e gli adolescenti che hanno avuto una reazione allergica di tipo sistemico; negli altri casi la scelta va valutata caso per caso tenendo anche presente che la qualità di vita del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia potrebbe essere insoddisfacente a causa dell'ansia di essere punto. Devono fare il vaccino inoltre le categorie a rischio come i figli degli apicoltori e degli agricoltori”, aggiunge Paravati.  La stagione più a rischio è quella estiva, in cui è più frequente l'esposizione a questi insetti, che sciamano negli ambienti per procurarsi cibo e vengono a contatto con i bambini nei parchi, giardini, etc. Inoltre nella stagione calda è più frequente praticare attività fisica all'aperto e indossare abiti che lasciano scoperte zone del corpo più ampie. L’immunoterapia    IL DECALOGO   E proprio in occasione della stagione estiva la Siaip ricorda le 10 regole da seguire, valide per tutti, per ridurre il rischio di essere punti dagli imenotteri:  1 Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco; 2 Evitare di usare profumi, preferire shampoo e creme solari inodori;  3 Evitare di camminare scalzi nei prati;  4 Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura; 5 Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all'aperto; non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina, nella quale gli insetti potrebbero entrare; 6 Fare particolare attenzione se si spostano ceppi in quanto le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze; 7 Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti; 8 Applicare le zanzariere alle finestre; 9 Tenere ben chiuse le pattumiere;  10 Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri ma allontanarsi piano piano.   Sole24ore Sanità

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