Bonus mamme: le certificazioni richieste

Al via il "bonus mamma" ovvero un premio alla nascita di 800 euro (bonus mamma domani) corrisposto dall'INPS per la nascita o l'adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell'ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affido.

Il tutto è precisato nella circolare INPS del 28 aprile 2017, n. 78.

Per le mamme in stato di gravidanza che ne hanno diritto occorre allegare (dopo il 7 mese di gestazione) alla domanda un certificato medico attestante la gravidanza che deve essere uno tra queste opzioni:

 1) Presentazione del certificato in originale o, nei casi consentiti dalla legge, in copia autentica direttamente allo sportello oppure spedita a mezzo di raccomandata (art. 49, decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445). (Tale certificazione, a tutela della riservatezza dei dati sensibili in essa contenuti, sarà presentata in busta chiusa sulla quale sarà riportato il numero di protocollo e la seguente dicitura: "Documentazione domanda di Premio alla nascita – certificazione medico sanitaria";)  

 2) Numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL.  



3) Indicazione che il certificato sia già stato trasmesso all'INPS per domanda relativa ad altra prestazione connessa alla medesima gravidanza;  

4) Per le sole madri non lavoratrici è possibile indicare il numero identificativo a 15 cifre e la data di rilascio di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o con esso convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso.

La veridicità di tale autocertificazione sarà verificata dall'INPS presso le competenti amministrazioni. Il Certificato telematico INPS può essere rilasciato da più categorie di medici, in pratica da tutti coloro che sono accreditati con l’INPS, così come è per il certificato di invalidità civile.

Analogamente Il certificato è a pagamento con IVA a tariffa libero professionale, come tutti i certificati non presenti in convezione e tendenti all’acquisizione di una provvidenza da parte del cittadino.  Come al solito ciò va comunicato al richiedente prima del rilascio del certificato. Luigi Galvano – segretario regionale FIMMG Sicilia

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